mercoledì 23 ottobre 2013

HAG@ # 6 / 2000

H_A_G_@  # 6 / 2000

[non solo pettegolezzi, ma, soprattutto, critiche: alle mostre e ai critici e a come criticano...]
 
 
 
DAL FORNELLO AL MUSEO:
LA ECCEZIONALE  POLIVALENZA
DI RENZO PIANO.
SI TRATTI DI PROGETTARE
UNA CUCINA A GAS O UN MUSEO,
IL DISEGNO
E' SEMPRE LO STESSO!
1)  PIANO COTTURA SMEG
2) PAUL KLEE MUSEUM BERN





RECENSIONE
LA STAMPA ALTERNATIVA ANCORA UNA VOLTA PRENDE DI MIRA RENZO PIANO,
"DALLA CUCINA AL MUSEO"
(fonte: Iper-spazio.com, 16 giugno 2000)

In occasione della Biennale di Venezia/Architettura la rivista digitale H_A_G_@
http://utenti.tripod.it/hasselbaker/20006.html  presenta uno speciale in controtendenza dedicato a Renzo Piano, che proprio in questi giorni sta ultimando la progettazione del futuro museo d'arte contemporanea di Sarajevo: DALLA CUCINA AL MUSEO (DAL MUSEO ALLA CUCINA?) in cui si ironizza sulla sorprendente somiglianza tra lo schizzo del Paul Klee Museum e il piano cottura a gas progettato dall'architetto genovese per la Smeg. Inoltre si può leggere un testo relativo alle recenti vicende dell'Auditorium di Roma
ntitolato La vera storia dell'auditorium. Ovvero: quello che la stampa non vi dice... di cui vi proponiamo un piccolo brano: "Ravenna, 1994. I lavori del nuovo Palazzetto dello Sport non vanno avanti. L' impresa aggiudicataria, il Gruppo Di Penta, denuncia carenze progettuali e continua fare riserve. Il Comune decide di dare vita ad una commissione di tecnici che valuti la questione. Il responso arriva dopo poco tempo: il progetto è effettivamente carente, lacunoso e privo di intere parti, particolarmente per quanto riguarda le strutture. A questo punto il Comune decide di chiamare in giudizio arbitrale il progettista, richiedendo i
danni. Niente di strano, anzi: tutto conforme alle leggi. Il fatto è che il progettista si chiama Renzo Piano, ovvero il genio indiscusso dell' architettura contemporanea, l' uomo che, insieme agli spaghetti, alla moda e a Luna Rossa, è ambasciatore dell' Italian style in tutto il mondo. Alla fine si arriva ad una transazione: l'impresa vedrà riconosciuti in buona parte i maggiori oneri richiesti, Piano si impegna a rifare completamente, ed a titolo gratuito, un nuovo progetto. Roma, ultimi giorni del Gennaio 2000. Dopo una lunga serie di riunioni fiume Goffredo Bettini, ex leader del Pci romano e braccio destro del sindaco Rutelli,
decide che è arrivato il momento di porre fine alla conflittualità che rallenta i lavori del cantiere dell'Auditorium, il fiore all' occhiello della giunta di centro-sinistra che governa la città da quasi sei anni.
Superate le resistenze dell' assessore Domenico Cecchini, che in teoria sarebbe il responsabile della questione e quelle dello stesso Sindaco, si prende la decisione di rescindere in danno il contratto alle imprese. Inutile dire che, anche in questo caso, lo scontro è sul progetto, che l' ATI aggiudicataria dei lavori dichiara "incompleto", "carente" e "non esecutivo". E che il progettista, ancora una volta, si chiama Renzo Piano. Il Comune si è trascinato per un lungo tempo in un grave imbarazzo. Da una parte le imprese, i
"cattivi" per antonomasia, che procedono lentamente nei lavori e continuano a fare riserve e chiedere danni per l' incompletezza del progetto. Dall' altra il grande architetto di fama mondiale, che forse qualche pasticcio lo ha combinato, ma insomma, è sicuramente un osso duro e sulla stampa è in grado di farsi sentire. Ma chi è chi è il vero progettista dell' Auditorium? Si tratta di un passaggio a dir poco interessante.
Piano ha vinto la gara per l' Auditorium, ma chiede che, per la complessità dell' opera, la progettazione esecutiva venga affidata alla "Renzo Piano Building Workshop Spa", una società di ingegneria nella quale l'architetto genovese possiede una quota di minoranza. Al Comune hanno qualche dubbio, ma alla fine accettano. Il compenso sarà pagato in piccola parte a Renzo Piano e per il resto alla società da lui indicata. La quale, nonostante fosse stata scelta in quanto in grado di eseguire la progettazione esecuitva, la gira a tutta una serie di studi. In particolare il progetto "strutturale" - ovvero la parte più ingegneristica e
delicata viene subappaltata allo studio barese dei fratelli Vitone. Insomma: un meccanismo di scatole cinesi..."  (Da LA VERA STORIA DELL'AUDITORIUM)
I P E R - S P A Z I O  0 3
rivista  digitale  di  architettura  e  teoria  architettonica  contemporanea
www.iper-spazio.com    Direttore: Giacinto Cerviere   Editore: Edizioni Libria  
mail: mail@iper-spazio.com

 

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